Principali attività
Trent’anni d’innovazione, un solo nome: Faresin Formwork, leader italiano nell’industria
delle casseforme e delle attrezzature per l’edilizia, tra i primi cinque players internazionali.
Tutto nasce nel 1973, quando Guido Faresin inizia la sua storia industriale. Nel 1987,
avvia la sua prima produzione specializzata di casseforme: portando tecnologia e sicurezza
al livello più alto in ambito residenziale, industriale, commerciale, infrastrutturale.
Sposando una formula vincente: più efficienza, meno costi.
In pochi anni il sogno di un uomo è diventato la realtà di un Gruppo: merito di un
processo ingegneristico evoluto che utilizza linee automatizzate; di un dipartimento di
Ricerca e Sviluppo secondo a nessuno per controllo, intuizione, dinamismo; di una
gamma prodotti capace di garantire stabilità e performance, partendo da materie prime
di assoluta qualità.
L’eccellenza si rispecchia nei sistemi modulari, personalizzati per ogni singolo cliente;
nelle strutture edilizie e nelle Grandi Opere, modello di tecnologia industrializzata che
riduce i tempi senza mai ridurre la qualità.
Con queste caratteristiche l’azienda è arrivata nel mondo, e dal quartier generale di
Breganze, a due passi da Vicenza, ha aperto filiali negli Stati Uniti, in Canada, Russia,
Bielorussia, Romania, Nigeria, Medio Oriente, Australia. Un percorso di internazionalizzazione
che non accenna a fermarsi, pronto a individuare sempre nuove opportunità di
business internazionale.
Per questo Faresin Formwork è stata definita “la multinazionale tascabile”, profondamente
legata alle proprie radici e al tempo stesso proiettata al futuro dell’industria, dei
mercati, del pianeta. Il suo ruolo è sempre più protagonista nelle fiere internazionali,
nelle missioni di sistema, nei progetti sostenibili e di solidarietà. I suoi impianti hanno
contribuito al successo dell’Expo 2015 a Milano.
Oggi il team è in piena attività nell’ideare, progettare e sviluppare nuove soluzioni per
migliorare gli spazi di vita, oltre ogni confine. Perché insieme, si può costruire il mondo.